Innovazione e blockchain

• Chain4italy
• Febbraio 7, 2024
• blockchain

La tecnologia blockchain per le cantine rappresenta più di una semplice innovazione.

Il mondo del vino è ricco di storie e di tradizioni, e ogni bottiglia porta con sé una storia unica, dalla vigna alla cantina, fino al tavolo. Oggi, i consumatori non cercano solo qualità nel vino che bevono, ma sono sempre più interessati a conoscere l’origine e il processo di produzione dietro ogni sorso. Questa crescente richiesta di trasparenza e autenticità ha portato le aziende a cercare soluzioni tecnologiche innovative per tracciare e condividere queste informazioni.

Da una recente ricerca emerge che il 70% delle aziende agroalimentari intervistate utilizza almeno due soluzioni tecnologiche digitali contemporaneamente. Questa tendenza evidenzia un approccio olistico e integrato alla digitalizzazione dei processi aziendali, particolarmente nella gestione della tracciabilità e della rintracciabilità dei prodotti alimentari, che si conferma come una delle priorità assolute per l’88% delle imprese del settore. La tracciabilità si posiziona al vertice delle aree di applicazione tecnologica, seguita da altri aspetti fondamentali quali la produzione, la logistica e il controllo qualità.

L’innovazione non riguarda solo le tecniche di vinificazione, ma anche come portiamo il vino dal vigneto al bicchiere. Qui entra in scena l’innovazione e la blockchain, una tecnologia che sta iniziando a fare breccia nel settore vinicolo. Forse hai sentito parlare di blockchain principalmente in relazione alle criptovalute, ma le sue applicazioni vanno ben oltre, specialmente nel migliorare la trasparenza e la fiducia nel mondo del vino.

Attualmente, una percentuale in crescita di aziende agroalimentari sta già sfruttando le opportunità offerte dalla blockchain.

“Se nel 2020 il 61% dei progetti era solamente stato annunciato e solo l’8% era operativo, nel 2022 ben il 25% dei progetti era operativo, un altro 25% in fase pilota e solo il 50% era a livello di annuncio. Segno che, piano piano, la tecnologia blockchain ha superato la fase degli annunci ed è iniziata ad entrare nella vita reale delle imprese.”

Tracciabilità blockchain, dalle parole ai fatti – di Tommaso Cinquemani

Questo dimostra che il settore sta cominciando a riconoscere il valore che la blockchain può portare, soprattutto in termini di tracciabilità e autenticità dei prodotti.

Il movimento verso l’adozione della blockchain si manifesta in particolare in alcuni settori chiave:

• Ortofrutticolo: L’8% dei progetti sfrutta la blockchain per tracciare la provenienza dei prodotti ortofrutticoli, offrendo ai consumatori la certezza che ciò che acquistano è genuino e di qualità.
• Cerealicolo e Vitivinicolo: Nel settore dei cereali e del vino, il 5% dei progetti adotta la blockchain con obiettivi simili, puntando a valorizzare l’origine dei prodotti e a proteggerli dalla contraffazione.

Diventa chiaro che esiste un ampio margine per espandere l’uso della blockchain in settori chiave per l’economia italiana, come quello del vino.

Adottare questa tecnologia significa sfruttare una narrativa potente, che va oltre la semplice vendita di vino, per raccontare il patrimonio, le tecniche di vinificazione e la cura del territorio che caratterizzano ogni bottiglia.

È un approccio che valorizza l’intera filiera produttiva, offrendo ai consumatori non solo un prodotto di qualità ma anche una storia in cui credere e che desiderano sostenere.

La blockchain, quindi, non è solo una tecnologia per la sicurezza e la tracciabilità; è un vero e proprio strumento di marketing che può aiutare le cantine a distinguersi in un mercato competitivo, promuovendo la loro identità e i loro valori in modo innovativo e credibile.

In un mercato dove l’autenticità e la trasparenza diventano sempre più valutate, la blockchain offre uno strumento potente per le cantine che desiderano distinguersi e innovare.

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